Il sen. Dell’Utri è una persona colta e sembra che su tale affermazione non ci siano contestazioni, pertanto da persona colta non troverebbe alcun motivo né punte di arroganza per attribuirsi la paternità o la proprietà dei Nebrodi. I Nebrodi, dunque, non si può dire che siano di Dell’Utri né di Bossi, né di Scorciapini Letterio né di Berlusconi e loro stessi, infatti, non ne hanno mai vantato la paternità né la proprietà.
Per Nebrodi, stando a Wikipedia, “sono da intendersi i monti Nebrodi o Caronie, una catena montuosa che assieme alle Madonie ad ovest e ai Peloritani ad est, costituiscono l’Appennino Siculo. Essi confinano, a nord col Mar Tirreno, ad est con l’Etna, dalla quale sono separati dal fiume Alcantara e dall’altro lato col fiume Simeto".
Sempre secondo Wikipedia “il paesaggio naturale dei Nebrodi è caratterizzato dall’asimmetria dei versanti, ma principalmente dalla ricchissima vegetazione e dagli ambienti umidi che favoriscono lo sviluppo della flora e della fauna”. Beh, sull’asimmetria ci sarebbe da organizzare (facendolo finanziare) almeno un convegno per discuterne, per l’umidità ce n’è abbastanza e non rientra tra i miracoli di San Pio da Pietrerlcina, così come l’asimmetria.
“Vi è praticato, in maniera poco intensiva sempre Wikipedia - l'allevamento del bestiame (principalmente bovini, ma anche cavalli) ed è presente una razza autoctona di maiale (Nero delle Madonie) che vivono allo stato brado”. Oddio questo è vero, tra un convegno e l’altro ci si dimentica sempre di incoraggiare, sponsorizzare, finanziare qualche azienda di allevamento. Tanto è vero che le stesse sigle nazionali sindacali e dei consumatori considerano il maiale dei Nebrodi squisito, tipico ma ininfluente dal punto di vsita dell’entità produttiva. Lo stesso vale per i bovini, per gli ovini e per la razza equina. Forse va meglio per la pecorina.
Riguardo ai cavalli, un convegno non basterebbe. In compenso si va facendo qualche traversata e i recensori al galoppo non trovano il tempo per galoppare in squadriglia dovendo tanto scrivere, comunicare, mettere tra virgolette le dichiarazioni profetiche del capo squadra a cavallo.
In realtà, su Wikipedia non c’è scritto, i Nebrodi sono costituiti da varie migliaia di abitanti che non ricevono sussidi per il fatto di appartenere a questa futura Regione; cittadini che non si vedono finanziati convegni; che con le loro famiglie non vanno mai ad una Bit, non possono approfittare di alcun ufficio stampa per dire qualcosa. Ciò malgrado sono fortunati per il solo fatto di vivere in luoghi bellissimi, di notevole valore culturale, umano, paesaggistico e tradizionale. Pure senza parenti impiegati nei parchi e senza convegni finanziati conservano la loro cultura e una profonda dignità e questi ‘turisti per caso’ che si aggirano per i Nebrodi ora in forma di cavallerizzi, ora di esperti di uccelli rari, ora di prolifici portatori di sperma vegetale sono per loro degli ospiti e niente altro. E purtroppo da queste parti l’ospite è sacro. Anche quando continua a prendere senza mai dare, a determinare privilegi e costante inconsistenza, producendo e vendendo ‘aria fritta’.
♦ COLDIRETTI, VALORIZZARE IL MADE IN SICILY
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