• This is default featured slide 1 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 2 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 3 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 4 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 5 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

I parchi nazionali in Sicilia dopo la sentenza della Corte costituzionale

di Renzo Moschini
29/01/2009- La Corte costituzionale in una sua recente sentenza ha respinto il ricorso della Regione Sicilia che aveva impugnato il provvedimento del governo con il quale si intende istituire 4 parchi nazionali nell’isola; Egadi e litorale trapanese, Eolie, Isola di Pantelleria e degli Iblei. La sortita del governo era avvenuta senza che la regione siciliana fosse stata coinvolta e mirava soprattutto a ‘segnare’ una presenza di alcuni parchi nazionali in un territorio che ne è privo, ma che ha 4 importanti parchi regionali e una diffusa e ricca rete di altre aree protette istituite prima ancora che lo stato si dotasse di una sua legge.Lo Stato tornava alla carica per colmare quello che da tempo considera una assenza a cui ormai bisogna rimediare. Quasi un questione d’onore, sicuramente di prestigio. Il nuovo tentativo –questa volta accompagnato anche da precisi stanziamenti- non avveniva tuttavia nelle migliori condizioni per uno stato che era riuscito negli ultimi tempi a mettere in crisi anche l’area protetta marina di Ustica che per anni è stata un vero e rarissimo fiore all’occhiello nel comparto quanto mai malmesso. D’altronde anche i precedenti più recenti specialmente per quanto riguarda le aree marine dell’isola lasciavano più che a desiderare, visto che la gestione prevista risultava oltre che ballerina certamente poco conforme alla lettera e allo spirito della legge quadro. Insomma uno stato che vuol rifarsi, piantare una sua bandiera nell’isola, ma che non riesce a farlo con credibilità e modalità adeguate.La regione siciliana non gradì questa nuovo tentativo e impugnò il provvedimento. Qualcuno –come Legambiente- aveva sconsigliato l’impugnativa e consigliato la via politica. Contestare la costituzionalità del provvedimento sia pure per una regione molto speciale è stato, infatti, un errore perché in tutte le altre regioni speciali ci sono parchi nazionali anche storici e non si vede perché allo stato sia interdetto un eventuale intervento nell’isola. Era meglio, molto meglio usare gli argomenti riguardo alla presenza effettivamente diffusa e forte delle aree protette regionale per verificare come lo stato avrebbe potuto rafforzare con un suo intervento il sistema isolano. Che i parchi regionali siciliani siano di grande estensione e non lo siano invece altrettanto alcuni dei parchi nazionali previsti, è sicuramente un argomento importante ma non dirimente visto che in Sardegna abbiamo due parchi nazionali di un solo comune. Insomma anche in base alla legge quadro la differenza tra parchi nazionali e regionali non passa per la discriminante della dimensione come conferma ampiamente la mappa attuale dei nostri parchi. Proprio la Corte costituzionale nella sua sentenza si sofferma sulla ‘interregionalità’ dei parchi per ricordare che essa si riferisce non unicamente alla geografia ma al fatto che determinati ambienti pur circoscritti ad un determinato territorio anche regionale possono avere una valenza interregionale. Ecco un terreno su cui regione e stato possono concordare interventi e avviare una ‘leale collaborazione’ che non risponda soltanto a ragioni di ‘prestigio’ che francamente appaiono del tutto datate e fuori luogo. Che il coordinatore dei verdi si compiaccia della sentenza perché non impedisce allo stato di tornare alla carica somiglia un po’ troppo all’idea di Pecoraro Scanio che alla vigilia della sua dipartita ebbe la brillante idea di proporre per le commissioni di riserva delle aree protette marine non –finalmente- la loro abrogazione ma il dimezzamento per ‘risparmiare’.Il governo ha sbagliato a prendere decisioni in maniera unilaterale non coinvolgendo preventivamente la regione che a sua volta ha sbagliato a non aprire un tavolo politico. Non è detto che quello che non è stato fatto qualche mese fa non si possa e non si debba fare ora. (GreenReport.it)
Share:

Capo d'Orlando: rispetto dell'ambiente e piante officinali

29 genn 2009 - Nella Sala Consiliare del Comune di Capo d’Orlando, pochi giorni fa, si è tenuta una conferenza – aperta alla cittadinanza - organizzata dall’Arch. Paola Sarasso, presidente della FIDAPA, sulle “Piante aromatiche ed officinali della macchia mediterranea” – nell’ambito del Tema Nazionale “Il Rispetto dell’Ambiente: Conosciamo il nostro Territorio”.
Numerosa è stata la partecipazione delle Socie FIDAPA, dei Presidenti e Soci dei Clubs service dei Nebrodi, di cultori ed esperti del settore ed amici invitati.
Relatore è stato il botanico Preside. Prof. Angelo Santaromita Villa con la collaborazione della Socia FIDAPA, esperta in Scienze Erboristiche, Melina Scaffidi.
Il Preside Angelo Santaromita Villa, con l’ausilio di una numerosa serie di sue diapositive, ha illustrato le piante aromatiche e officinali, evidenziando le caratteristiche botaniche, le tecniche di raccolta e l’utilizzazione dei vegetali spontanei e coltivati, nonché l’ambiente pedoclimatico, la tecnica colturale, la raccolta, la conservazione e la commercializzazione.
Inoltre il relatore ha parlato delle virtù delle aromatiche-officinali, dei principi attivi contenuti nelle stesse piante, dell’impresa di coltivazione e di quella di trasformazione, dell’attività erboristica.
Ha inoltre evidenziato che le piante aromatiche e officinali hanno un largo consumo, per i molteplici impieghi che trovano in cucina, in erboristeria, in cosmetica, in medicina, nell’ industria alimentare e nell’industria liquoristica, nell’aromoterapia. Nella seconda parte della relazione sono state trattate le singole specie vegetali, ponendo l’attenzione sulle specifiche caratteristiche botaniche e di coltivazione, e sul mantenimento della buona salute attraverso l’uso attento e specifico delle aromatiche e officinali, mentre l’erborista M. Scaffidi ha illustrato i principi attivi e le azioni terapeutiche.
Le specie vegetali esaminate dal Preside Angelo Santaromita Villa, con l’ausilio di splendide immagini delle varie fasi di sviluppo dei vegetali, sono state: aglio, alloro, asparago,basilico, borragine, camomilla, cappero, carrubo, cicoria, cipolla, corbezzolo, crescione, farinaccio, finocchio, gramigna, liquirizia, malva, menta, mirto, nepitella, origano, ortica, paritaria, portulaca, prezzemolo, pungitopo, rosa selvatica, rosmarino, rovo, ruta, sambuco, sedano, smilace, sorbo, tarassaco, timo, viola, zafferano. Attenta e viva è stata la partecipazione dell’uditorio, con domande di approfondimento e proposte di organizzare degli incontri su specifiche piante aromatiche e officinali selvatiche e coltivate. A chiusura dell’incontro la Presidente Fidapa, Arch. Paola Sarasso, , ha ringraziato il Preside Angelo Santaromita Villa e l’Erborista Melina Scaffidi per l’impegno profuso e per la ricchezza e chiarezza espositiva; ha inoltre ringraziato tutti gli astanti per la loro attenta e viva partecipazione e si è impegnata ad organizzare, con la collaborazione di botanici ed esperti naturalisti, per le Socie Fidapa e gli amici interessati, una serie di escursioni naturalistiche guidate nel nostro circondario per il riconoscimento delle piante aromatiche, officinali e mangerecce, con relativa raccolta e modi di utilizzazione.
Arch. Paola Sarasso
Share:

PARCHI: PER L'ITALIA DA ECOTURISMO 9 MLD DI EURO

Roma, 26 gen 2009 - ''Il turismo, fiore all'occhiello dell'economia italiana, negli ultimi anni sta registrando un'evidente frenata, frutto del periodo di crisi che l'economia mondiale sta attraversando. Ma c'e' un turismo che non conosce crisi e anzi, cresce in netta controtendenza. E' il turismo legato ai territori dei parchi italiani. Un risultato incoraggiante che nasce anche dall'attenzione sempre crescente degli italiani per i temi ambientali e per la riscoperta del patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico del nostro Paese''. Lo rileva federparchi che a giorni apre il congresso nazionale.''Il cosiddetto ecoturismo - prosegue - e' diventato negli ultimi anni un fenomeno che porta milioni di visitatori nelle aree naturali. Un giro d'affari pari a 9 miliardi di euro, quasi il 10% dell'intero fatturato del settore turistico, che ha fatto registrare una crescita stimata intorno al 9,5% nelle strutture ricettive (settore extra-alberghiero).Anche a livello di strutture i numeri sono molto significativi. I soli parchi nazionali ospitano: 1.700 centri storici, 150 musei, 300 castelli, rocche e fortificazioni, oltre 70 ville storiche, 200 siti archeologici e quasi 300 edifici di culto tra santuari, monasteri e chiese rurali''. Secondo l'ultimo rapporto di Ecotur, curato dall'Osservatorio permanente sul turismo Natura, i parchi nazionali in un anno vengono visitati da oltre 15 milioni di persone, un incremento che si aggira sul 3% in piu' rispetto agli ultimi anni.L'Italia dei parchi, che rappresenta sempre di piu' le tradizioni, la conoscenza e la cultura dei nostri territori si ritrovera' a Roma, venerdi' 30 e sabato 31 gennaio prossimi per il VI Congresso Nazionale della Federparchi, la Federazione dei parchi e delle riserve naturali, in programma alla Casa dell'Architettura - Acquario Romano. Tra gli obiettivi, definire anche dal punto di vista macroeconomico il valore delle aree protette. res-mpd/dnp/lv (Asca)
Share:

Termini Imerese: 'Cena Barocca' con SiciliAntica

Termini Imerese, 26 GENN. 2009 - Nell’ambito del Corso di Storia dell’Arte sul Seicento in Sicilia, organizzato dall’Associazione SiciliAntica e dall’Associaziazione Civitas Splendidissima Ecclesiae, si terrà Venerdì 30 Gennaio 2009 alle ore 20, a Termini Imerese, presso il Convento della Ma­donna della Catena, una “Cena Barocca”. Durante il banchetto saranno proposte una serie di ricette originali del Seicento, per gustare le raffinatezze e l’originalità della cucina dell’epoca. La manifestazione sarà una fedele ricostruzione storica di vecchi piatti, una “cena filologica”, frutto di un’attenta ricerca ma anche un’occasione per immergersi nei pia­ceri di antiche pietanze tipiche del XVII secolo e un modo originale di fare storia attraverso i gusti e le tradizioni.
La cena sarà preceduta da una Conferenza sull’Alimentazione nel Seicento del biologo Maurizio Di Rosa che si terrà alle ore 18 presso la Chiesa di sant’Antoninello a Termini Imerese. Il relatore spiegherà come il gusto dell’epoca aveva ormai definitivamente abban­donato il suo retaggio medievale che prevedeva la sovrapposizione dei sapori e il largo uso dello zucchero e delle spezie. Le antiche tradizioni di arte culinaria si erano ormai definiti­vamente modificate con l’arrivo di nuovi alimenti provenienti dal nuovo mondo. Il Ba­rocco non caratterizzò solo l’arte, la cultura e la vita religiosa, ma la stessa vita quotidiana e pertanto anche nell’arte culinaria si poté assistere all’ascesa della Francia che assunse un ruolo fortemente trainante, iniziando a contendere all’Italia l’indiscusso primato gastronomico nell’Europa dell’epoca. Per informazioni tel. 091.8112571 - 346.8241076. email: terminiimerese@siciliantica.it
Share:

La Regione dei Nebrodi fondata sul Viagra

Della nuova Regione a Statuto speciale-fantasmagorico faranno parte pure Atene e Cuba. Saranno cambiate la lingua e la moneta. Comanderà un Commissario autoproclamato e sarà ripristinato lo Ius primae noctis
8 febbraio 2009 - La Regione dei Nebrodi è ormai quasi realtà e quando l’ultimo ‘siciliano’ sarà morto non ci saranno più ‘siciliani’ ma solo ‘nebrodiani’ o ‘nebrodensi’. Anche la moneta non sarà più l’euro ma il “tarallo nebrodensis”, recante le effigi del Commissario, di Dionisio, Apollo ed Eracle (se si comportano bene). Con un ‘tarallo nebrodensis’ si potrà comprare un ‘crastus variegatus’, un cerbiatto geneticamente modificato, un daino e una lavabiancheria (ad energia eolica). La lingua parlata sarà un misto di sanfratellano, aluntino e greco-cubano, eccetto per i nomi propri di persona che dovranno essere di derivazione ellenistico-romana. Non sarà più possibile chiamarsi Nunzia o Peppino ma Nunzias o Peppinos. L'ideale sarà Agnese (dal greco agnos, casta e pura) o, per gli appassionati di canoa, che andranno a praticare nel lago Maulazzo, Remigio (dal latino Remigius, vogatore). L'emblema non sarà una lupa ma una maialina nera dei Nebrodi che allatta. La Regione dei Nebrodi avrà il suo statuto, il suo codice della strada, il suo codice penale e il suo kamasutra e il suo martirologio. E poiché quello della Sicilia garibaldina è uno Statuto speciale, la Regione dei Nebrodi si darà uno Statuto fantasmagorico, fondato sul calendario e sui fuochi d'artificio. La messa sarà celebrata col rito greco-ortodosso dell’antica Halaesa. 'Messa' deriverà dal verbo mettere. Inoltre, per statuto sarà tre volte Natale, sei volte Ferragosto e festa tutto l’anno, anche i mutui potranno parlare mentre i soldi già lo fanno. E si farà l'amore ognuno con chi gli va, senza grandi disturbi (nemmeno di prostata), fino a una certa età (163 anni). All'amore ad ogni età sarà intitolata una via: 'Via Gra'. Riguardo alla popolazione qualcuno sparirà, ma resteranno sempre i troppo furbi e i cretini di ogni età. Vedi caro amico cosa si deve inventare…? Un canto risorgimentale riferendosi all’unità d’Italia diceva: "E’ o non è nu fattu stranu? / Nascivi 'n Sicilia e sugnu 'Talianu".
Ente Parco: Legambiente non chiede più titolari?
Il Mondo cambia, il Parco resta, gli ambientalisti pure?
L'Ente Parco 'fotografa' il suo unico bilancio
Ucria, la maglia nera e i resuscitatori di uccelli
L'Ente Parco dei Nebrodi inventa il calendario
Ius primae noctis
Share:

Follow Us

Popular Posts

Recent Posts

Unordered List

  • Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit.
  • Aliquam tincidunt mauris eu risus.
  • Vestibulum auctor dapibus neque.

Sample Text

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.

Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation test link ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.

Pages

Theme Support

Need our help to upload or customize this blogger template? Contact me with details about the theme customization you need.