• This is default featured slide 1 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 2 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 3 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 4 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

  • This is default featured slide 5 title

    Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.

La Regione alla guerra della soap opera

Bloccato il rinnovo della convenzione da 12,4 milioni di euro di Antonio Fraschilla
30 dic 2008 - La Regione stoppa il finanziamento per la fiction Agrodolce e al momento non rinnova la convenzione da 12,7 milioni di euro. «Dobbiamo rivedere alcuni punti del vecchio accordo», dice l´assessore ai Beni culturali Antonello Antinoro, che ha già inviato due note al direttore generale della Rai, Claudio Cappon, nelle quali sottolinea «la volontà di continuare la programmazione della fiction», ma a patto di riscrivere in parte la convenzione. Per l´assessore Antinoro non sono chiari i ritorni d´immagine per la Sicilia che giustificano un intervento da quasi 13 milioni di euro di fondi Europei, per una fiction che costa a puntata 103 mila euro, contro i 60 mila di "Un posto al sole" girata a Napoli («Che però è al tredicesimo anno di vita ed è girata in studi della Rai», dicono da Agrodolce). «Voglio solo chiarire alcune parti dell´accordo, a partire dal rapporto benefici-costi per la Regione - dice Antinoro - Io voglio andare avanti, non penso assolutamente di ritirare il finanziamento, chiedo solo, insieme al governatore Raffaele Lombardo, un incontro con i vertici Rai. Ricordo che appena mi sono insediato ho subito firmato l´atto integrativo della convenzione, che ha sbloccato i finanziamenti per il 2008. Adesso vorrei migliorare quell´accordo». Nei fatti però l´assessore ha bloccato il rinnovo della convenzione che prevede un finanziamento annuo da 12,7 milioni di euro per 230 puntate e che il direttore di RaiEducational, Gianni Minoli, dava ormai per scontato. Nella scuola di Termini Imerese, dove sono stati attrezzati gli studios della fiction, la notizia dello stop di Antinoro è arrivata come un fulmine a ciel sereno. La produzione, affidata alla Einstein di Luca Josi (ex segretario dei giovani socialisti agli inizi degli anni Novanta), ha già completato le prime 230 puntate e per andare avanti ha bisogno di certezze sul finanziamento regionale. Certezze che chiede anche Rai Fiction, che non ha ancora deliberato la spesa prevista nel 2009, e al capitolo Agrodolce ha messo un asterisco: i 13 milioni di euro che mette la Rai sono vincolati al cofinanziamento regionale, se salta questo salta tutto. Minoli è molto preoccupato: «Abbiamo già fatto un miracolo, grazie all´aiuto di molti siciliani che hanno capito l´importanza di questo investimento - dice il principale sponsor della fiction siciliana - Abbiamo creato occupazione e innescato un processo industriale moderno. Se qualcuno pensa che abbiamo sbagliato, non spetta a me decidere di conseguenza».
La partita in realtà è aperta. Antinoro, Udc da 30 mila voti, vuole entrare nella partita Agrodolce, gestita in passato dal forzista Gianfranco Miccichè che nel 2005 aveva presentato in pompa magna il progetto. Antinoro vuole dire la sua soprattutto sulla formazione e il reclutamento del personale, in una fiction che ha già creato centinaia di posti di lavoro: a Termini Imerese oggi lavorano 280 maestranze, 3.800 comparse, 200 attori secondari e 21 attori principali. «In gran parte si tratta di personale siciliano che abbiamo formato sul campo», dice Minoli, che sta cercando di evitare lo stop dell´assessore Udc. Nei giorni scorsi ha ricevuto una nota da Robert Leonardi, direttore della Programmazione regionale voluto da Lombardo, che assicura «il rinnovo della convenzione» così com´è e garantisce la copertura con fondi Europei. Si profila quindi l´ennesimo scontro Udc-Mpa, dietro al finanziamento della fiction. Ma c´è di più: anche Confindustria Sicilia ha inviato una lettera al governatore Lombardo nella qualche chiede «di rinnovare subito la convenzione» di una fiction che ha già creato un indotto fatto da decine d´imprese artigiane e no. Antinoro è comunque intenzionato ad andare avanti per la sua strada ed è pronto a investire anche per la realizzazione del centro di produzione nell´area industriale di Termini Imerese: un progetto che doveva avviare la Einstein, che ha già il terreno da 25 mila metri quadrati ma che ad oggi non ha fatto nulla. «La società controllata dal mio assessorato, la Cine Sicilia, ha deliberato un finanziamento da 6,5 milioni di euro per realizzare con la Einstein il centro di produzione - dice Antinoro - Voglio inoltre chiarire che per quanto riguarda la fiction sono disposto a rinnovare per due anni la convenzione ma, ripeto, a patto di sederci tutti attorno a un tavolo per rivederla insieme». Peccato però che il centro di produzione rischi comunque di andare a monte perché il presidente dell´Asi, Alessandro Albanese, vuole ritirare il terreno affidato alla Einstein: «Già nel 2007 ero pronto a riprendere un´area che serve alle imprese siciliane e che invece dal 2005 è ormai inutilizzata - dice Albanese - Ho dato già 18 mesi di proroga alla concessione per la Einstein, ma adesso il tempo è scaduto e visto che non ho alcuna notizia d´avvio dei lavori del centro di produzione cinematografico, non posso fare altro che riprendere il terreno, ambito da almeno 20 aziende». «Cedere il terreno adesso sarebbe però un errore», conclude Antinoro, che a giorni incontrerà i vertici della Einstein. (Repubbica.Palermo)
Share:

Palazzo Adriano, otto angoli per il Paradiso




Nuovo Cinema Paradiso
Cast: Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin, Leo Gullotta, Leopoldo Trieste, Agnese Nano, Pupella Maggio, Marco Leonardi, Antonella Attili, Brigitte Fossey
Regia: Giuseppe Tornatore Sceneggiatura : Giuseppe Tornatore, Vanna Paoli
Data di uscita: Giovedì 17 Novembre 1988
ESTERNI GIRATI IN SICILIA A: PALAZZO ADRIANO, PALERMO, BAGHERIA, CEFALU', CASTELBUONO LASCARI, TERMINI IMERESE, CHIUSA SCLAFANI, SANTA FLAVIA, SAN NICOLA L'ARENA. - GOLDEN GLOBE E OSCAR 1990 COME MIGLIOR FILM STRANIERO. - DAVID DI DONATELLO 1989 AD ENNIO MORRICONE COME MIGLIOR MUSICISTA. - GRAN PREMIO DELLA GIURIA AL 42MO FESTIVAL DI CANNES (1989, EX AEQUO CON "TROPPO BELLA PER TE" DI BERTRAND BLIER). - PREMIO PASINETTI 1990 DEL SINDACATO GIORNALISTI CINEMATOGRAFICI.
Share:

Frogs With Disease-resistance Genes May Escape Extinction

Un gene salverà le rane dall'estinzione
ScienceDaily (July 17, 2008) — As frog populations die off around the world, researchers have identified certain genes that can help the amphibians develop resistance to harmful bacteria and disease. The discovery may provide new strategies to protect frog populations in the wild. New research examines how genes encoding the major histocompatibility (MHC) complex affect the ability of frogs to resist infection by a bacterium that is commonly associated with frog population declines. "In the short term, captive management of frogs with complementary disease-resistance genes may offer the best hope for saving species from extinction," says Bruce Waldman, a biologist at Lincoln University in New Zealand and one of the paper's authors. "Management practices that maintain or enhance diversity in MHC genes may prove the key to safeguarding frog populations in the wild." "Massive die-offs of frogs may indicate environmental problems that ultimately will affect other species, including humans," Waldman says. "But, despite the concern, little is known about factors that make individuals susceptible to disease."
Doctoral students Seth Barribeau and Jandouwe Villinger, working with Waldman, exposed African clawed frog tadpoles to several doses of the bacterium Aeromonas hydrophila. They examined the number of tadpoles that survived and measured how fast they grew.
Certain genes allowed tadpoles to survive bacterial infection but at a cost, as these tadpoles sometimes grew more slowly. Among siblings, patterns of disease resistance corresponded to tadpoles' MHC genes rather than other genes that they shared, demonstrating that the MHC genes conferred immunity.
Programs currently are underway to rescue frogs from declining wild populations and breed them in captivity to ensure that species are not lost to extinction. This study suggests that selective breeding of individuals with known disease-resistance genes might produce frogs that can survive infection by pathogens, even after the frogs are reintroduced into the wild.
The research team studied the African clawed frog because its immune system already had been well characterized, but as most frogs and toads have similar immune systems, they believe that their results will be generally applicable to all threatened and endangered amphibians.
Journal reference:
Barribeau et al. Major Histocompatibility Complex Based Resistance to a Common Bacterial Pathogen of Amphibians. PLoS One, 2008; 3 (7): e2692 DOI: 10.1371/journal.pone.0002692
Adapted from materials provided by Public Library of Science, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Share:

Perchè l'estinzione di rane e rospi

Il lettore Jan Cameron da londra ci chiede le ragioni per le quali, tornato a settembre al lago Maulazzo sui Nebrodi, non ha più notato la presenza di rane e rospi che negli anni precedenti era sempre stata notevole. Ecco alcune risposte:
31 dicembre 2008 - Il surriscaldamento del pianeta sarebbe alla base della moria di centinaia di specie di rane e di rospi, in quanto alimenterebbe il diffondersi di una malattia della pelle che provoca la morte degli animali. Gli scienziati ritengono di aver trovato la prova che dimostra come il surriscaldamento globale stia causando il diffondersi di una malattia contagiosa che sta eliminando intere popolazioni di anfibi. Il declino drammatico delle 6.000 specie di anfibi era stato identificato nel 1990 e spiegato con la teoria della diffusione di un'infezione devastante della pelle causata da un fungo. Uno studio condotto da una squadra internazionale di ricercatori ora ha collegato la diffusione di una specie di fungo, chiamato Batrachochytrium dendrobatidis, con l'aumento delle temperature tropicali connesse con il riscaldamento globale. Gli scienziati ritengono che le temperature medie di molte regioni tropicali, che sono ricche di una specie endemica di rane e di rospi, siano diventate perfette per lo sviluppo del fungo. Arturo Sanchez-Azofeifa dell'università di Alberta nel Canada, uno degli autori dello studio, pubblicato dalla rivista “Nature”, sostiene che l'analisi collega strettamente il cambiamento climatico con la moria di molti rane e rospi. “Con questo aumento della temperatura, il fungo ha potuto aumentare ed eliminare grandi popolazioni degli anfibi”, ha detto. La perdita rapida di anfibi - rane, rospi, e salamandre - ha già ridotto di circa un terzo la specie, mentre altre centinaia sono minacciate. Con conseguenze drammatiche sulla catena alimentare e l'ecosistema nel suo complesso. Questa notizia è stata divulgata da “rainews” il 12 gennaio 2006. (http://www.ecplanet.com)/

Rane nella valigia per salvarle dall'estinzione
La missione di due ricercatori americani
Gli anfibi sono in pericolo per un fungo velenoso. Gli scienziati cercano di salvarli trasportandoli da Panama agli Stati Uniti

ATLANTA 06 giugno 2006 - Bagagli pieni di rane. Trasportati dall'America centrale agli Stati Uniti. In aereo. Per salvare gli anfibi da un fungo velenoso. E dall'estinzione. È quanto stanno cercando di fare due scienziati di Atlanta. La loro è una vera e propria corsa contro il tempo. I due studiosi hanno scoperto che nel parco di El Valle (Panama) ci sono alcune specie di rane (molte delle quali si credevano già estinte) che sono a rischio a causa di un terribile nemico: il Batrachochytrium dendrobatidis. Si tratta di un fungo che aggredisce la pelle di rane e rospi: la sua diffusione sarebbe favorita dal riscaldamento globale. A essere colpite sono soprattutto alcune zone dell'America centrale e meridionale.
Molte specie di rane a rischio estinzioneMISSIONE - E così Joseph Mendelson e Ron Gagliardo hanno deciso di entrare in azione, considerando che il fungo velenoso sta provocando l'estinzione delle rane in molte regioni del mondo. Durante la notte si inoltrano nella foresta del parco panamense. In quattro spedizioni recuperano circa 600 rane (di solito una ventina di maschi e una ventina di femmine della stessa specie per garantire la sopravvivenza e la riproduzione in allevamento). Le infilano in una valigia adeguatamente attrezzata e si dirigono in aeroporto, per fare ritorno negli Usa.IMPREVISTO - Le autorità locali sono informate della loro attività, ma l'imprevisto è dietro l'angolo. Non sempre gli agenti aeroportuali si fidano. Qualcuno chiede di dare una sbirciata alle valigie. Le rane saltano fuori. Schizzano da tutte le parti. Per fortuna uno degli scienziati riesce a recuperarle prima che saltino addosso agli altri viaggiatori. È comunque un buon segno: vuol dire che le rane sono in buona salute. Per adesso.POCO TEMPO - «Stiamo cercando di salvare centinaia di animali sottraendoli al loro habitat naturale - spiega infatti Mendelson -. Questo contraddice tutte le logiche di sopravvivenza. Il problema è che non abbiamo molto tempo». Non c'è scelta: riempire i bagagli di rane è l'unica possibilità. (Corriere della Sera)

Un gene salverà le rane dall'estinzione

venerdì 25 luglio 2008 da simona (Ecoblog)Importante scoperta per il biologo Bruce Waldman ed i suoi collaboratori (Seth Barribeau e Jandouwe Villinger), ma soprattutto per la popolazione delle rane. Il team di ricercatori ha infatti identificato alcuni geni che renderebbero gli anfibi resistenti a batteri nocivi e malattie, evitandone l’estinzione.
Lo studio è stato effettuato esponendo alcuni girini di rane sudafricane (African clawed frog) a massicce dosi del batterio Aeromonas hydrophila, esaminando così la quantità di girini sopravvissuti e calcolando la loro velocità di crescita. Il riscontro? Alcuni dei girini sopravvissuti hanno evidenziato ritardi nella crescita ma tutti condividevano la stessa particolarità: i tre biologi hanno infatti dimostrato come la presenza in questi girini di geni MHC conferisse loro l’immunità da malattie.
Il team di ricerca ha deciso di effettuare lo studio su questo tipo di rane in quanto il loro sistema immunitario è già ben noto, ma data la similarità di quest’ultimo con quello di molte rane e rospi, la speranza è quella di poter applicare i risultati della ricerca su tutti gli anfibi a rischio.
Via ScienceDaily.com
Share:

Una 'bellissima' tromba marina sulla città delle Ceramiche

Splendide immagini esclusive di una tromba marina di fronte Santo Stefano di Camastra dell’11 settembre 1993
30.12.2008 - Nei giorni precedenti aveva fatto caldissimo con punte di +43°C in tutta la Sicilia settentrionale Tirrenica. Nel corso dell’11 settembre 1993, però, aria fresca proveniente dal nord Atlantico faceva diminuire le temperature, accompagnando un fronte freddo violento e precipitativo. Nella costa appena a largo di Santo Stefano di Camastra, comune alle estreme propaggini occidentali della Provincia di Messina, al confine con quella di Palermo, una splendida tromba marina si esibiva in tutta la sua violenza, insieme al compatto arrivo del fronte precipitativo.Ecco le fotografie, che pubblichiamo in esclusiva, scattate da Vito La Colla. (Meteoweb)
Share:

Anche il "Daily Telegraph" si accorge che il riscaldamento globale s’è interrotto

30.12.2008 - Da un anno le temperature nel pianeta stanno diminuendo. E finalmente ne parlano anche alcuni media, non Italiani: ci riferiamo al Daily Telegraph, una delle testate più prestigiose del Regno Unito, che per confermare i dati del raffreddamento planetario degli ultimi 12 mesi prende ad esempio l’innevamento dell’Arco Alpino."Quello che è successo nell’ultimo anno - scrive stamattina il tabloid britannico - è riassunto benissimo in due titoli di altrettanti articoli che avevamo pubblicato nel corso del 2008, riguardo le condizioni della neve sulle Alpi. Il 21 maggio avevamo scritto che "Il riscaldamento climatico minaccia le stazioni sciistiche Alpine" pensando che presto avrebbero potuto chiudere per mancanza di neve. Il secondo è del 19 dicembre e si intitola: "Le Alpi vivono la miglior condizione d’innevamento da un’intera generazione a questa parte, quest’inverno la neve Alpina sta battendo tutti i record".Che dire: meglio tardi che mai!Almeno oltre la manica hanno avuto l’umiltà e la correttezza di riconoscere uno sbaglio precedente, correggendo il tiro e avendo il coraggio di dire le cose come stanno.Certamente quello delle Alpi non è l’esempio migliore, perchè lo straordinario innevamento dell’Arco Alpino di questo periodo non dipende assolutamente dal raffreddamento globale dell’ultimo anno, così come la mancanza di neve negli anni precedenti non dipendeva dal global warming: analizzare l’andamento delle temperature globali su scala planetaria, e invece quello che accade in un preciso luogo ristretto e localizzato è ben differente, e se sulle Alpi viviamo una stagione d’innevamento record è dovuto ad alcune favorevoli condizioni locali che ne hanno determinatole abbondanti precipitazioni nevose.Come esempio, però, per testimoniare l’infondatezza delle proiezioni degli pseudo-scenziati, ci sta tutto.Nell’articolo integrale, "Il 2008 è stato l’anno in cui l’origine antropica del riscaldamento globale è stata smentita" è comunque possibile leggere tanti altri interessanti dettagli, anche più scientifici e approfonditi.Nella speranza che anche in Italia, prima o poi, qualcuno si accorga di come stanno realmente le cose o, comunque, inizi a dire la verità nella cronaca climatica senza nascondere alcune notizie amplificandone altre per secondi fini e interessi, spesso economici. (Meteoweb)
Share:

CULTURA: ANTINORO, “IN SICILIA STATI GENERALI DELLA CULTURA”

Palermo, 30 dicembre 2008 - “Nel 2009 faremo in Sicilia gli Stati generali della Cultura”. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai beni Culturali, Antonello Antinoro, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’esposizione, a Salemi, nel museo civico, dal 31 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, del celebre dipinto di Pieter Paul Rubens, “L’adorazione dei pastori”. Alla conferenza stampa ha preso parte Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi e l’assessore comunale alla Cultura, Peter Glidewell.
Dopo il 18 gennaio l’opera sarà esposta a Messina, al museo regionale, per un confronto diretto con la “Natività”, dipinta nella città siciliana da Caravaggio nello stesso anno.
“Serve un momento di confronto e di approfondimento sul tema della cultura – ha continuato Antinoro – scevro da pregiudizi e preconcetti. Un momento che sarà uno dei punti salienti della rinascita culturale che ho il sogno di far divenire realtà in Sicilia”.
L’assessore Antinoro ha poi parlato della mostra che si svolgerà a Salemi da domani. “Pur utilizzando risorse contenute siamo riusciti a realizzare l’esposizione che, a pieno titolo, può essere definita l’evento culturale di quest’anno – ha detto- e con questa convinzione da assessore ho promosso, insieme al sindaco Sgarbi, l’esposizione dell’opera sia a Salemi sia a Messina per il confronto con il quadro di Caravaggio. Questo appuntamento rientra nella strategia che voglio attuare, rendendo la Regione il fulcro da cui si dipanino una serie di iniziative che si snodino in tutta la Sicilia. Faremo da trait d’union fra tutte le amministrazioni, i soggetti, i cittadini che vogliano scommettere sulla cultura, come motore per il futuro di questa terra”.
L’assessore ha infine annunciato che è allo studio l’ipotesi di una norma che consenta ai comuni siciliani, colpiti da fenomeni sismici, di ripetere quanto fatto a Salemi, dal sindaco Sgarbi.
“Mi convince l’idea di attrarre investimenti e nuovo sviluppo attraverso l’iniziativa della vendita ad un euro delle case – ha concluso – e stiamo lavorando, al Parlamento siciliano, per ideare una norma che consenta ai comuni, nei quali si è verificato negli anni un terremoto, di poter far rinascere il centro storico”.
Laura Compagnino
Share:

SICILIA: “ ASSESSORE AL BILANCIO: “IL 2009 SARA’ ANNO DI RISANAMENTO FINANZIARIO E DI SVILUPPO”

Palermo, 30 dicembre 2008 - Soddisfatto del lavoro svolto nell’anno che sta per concludersi, l’assessore regionale al Bilancio Michele Cimino, valuta positivamente l’analisi effettuata dai vertici della Corte dei Conti regionale che “si è rilevata molto equilibrata nei contenuti e puntuale nell’individuazione di alcuni aspetti fondamentali”. E sottolinea alcuni punti, “a cominciare dal riordino dell’amministrazione regionale”, sui quali la convergenza tra i magistrati contabili e il governo è totale. “Per esempio – dice - la diminuzione del numero degli apparati burocratici, il ridimensionamento delle strutture di livello dirigenziale, la riorganizzazione e la razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione e il superamento della frammentazione delle iniziative da realizzare con i fondi comunitari”.
“E il particolare, senz’altro drammatico, per cui le province siciliane sono finite tra le ultime nella graduatoria che ogni anno il “Sole 24 ore” elabora per valutare la qualità della vita in ciascuna regione e ciascuna provincia, ci spinge e ci impegna ancora di più – afferma l’assessore Michele Cimino - a proseguire sulla strada del risanamento della finanza regionale per mettere in atto le strategie migliori per lo sviluppo delle imprese e del territorio”.
“Siamo in un momento importante perché quella del 2007-2013 è l’ultima ‘Agenda’ di fondi strutturali di cui potrà disporre la Sicilia. L'assessorato regionale al Bilancio e alla Finanze, solitamente individuato come struttura prettamente tecnica, a partire dal prossimo gennaio, organizzerà incontri in tutti i capoluoghi siciliani per spiegare ai cittadini, alle categorie produttive, a quanti vorranno utilizzare gli strumenti di aiuto per accedere al credito d’imposta, ai Confidi, in maniera da avvicinare il piccolo e medio imprenditore alle nuove normative e fronteggiare questo gravissimo momento internazionale di crisi economica. Ragion per cui – continua l’Assessore al Bilancio e alle Finanze - la Regione deve usufruire di questi fondi per fare un vero salto di qualità, contribuendo ad aumentare e stabilizzare il tasso di crescita dell’economia regionale creando nel territorio condizioni più favorevoli per le imprese produttive”.
“Abbiamo un’occasione importantissima da sfruttare per la nostra terra, per la nostra economia. Dobbiamo utilizzare i finanziamenti europei per giungere alla scadenza del 2013 con l’attuazione completa del programma, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fesr, che ci siamo dati e spendere fino all’ultimo euro dei 6,54 miliardi che costituiscono la dotazione assegnataci”.
Questo il pensiero dell’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, certo che “la Sicilia riuscirà a confermare il trend positivo già posto in essere con il Por 2000-2006, anche se sappiano che il Sud è un territorio difficile e contradditorio, a volte pericoloso, ma che merita di essere amato e servito. Le valutazioni poi ci dicono che l’impatto degli investimenti che concretizzeremo faranno aumentare il Pil del 2% annuo e creeranno ogni anno 15.000 nuovi posti di lavoro”.
“Sette le priorità individuate – prosegue l’assessore - con interventi non più parcellizzati. Innanzitutto le reti di mobilità per migliorare l’accessibilità, a persone e merci. Cioè un migliore equilibrio tra i vari modi di trasporto con il rafforzamento delle infrastrutture ferroviarie, portuali e autostradali. Sarà completata la Siracusa-Gela, ma sarà anche migliorata la mobilità nelle zone urbane e metropolitane di Palermo con una ferrovia attorno alla città e una nuova linea tranviaria, a Catania la metropolitana e nuovi tratti della “Circumetnea” incluso il collegamento con l’aeroporto di Fontanarossa. Poi l’utilizzazione efficace delle risorse naturali per ridurre la dipendenza energetica dalle risorse tradizionali. Verranno promosse la produzione e l’utilizzazione di energia rinnovabile e adottate misure per l’efficienza energetica, completando la rete di distribuzione del gas metano. Oltre all’energia questa seconda priorità contempla anche un intervento nei settori delle infrastrutture idriche”.
“Terza priorità è la valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per attrattività turistica e lo sviluppo, per promuovere un turismo sostenibile, grazie al miglioramento del potenziale culturale e naturale della Sicilia. Prevediamo la tutela dei siti storici e il sostegno alle Pmi attive nella gestione del patrimonio culturale e delle reti di tutela ambientale. Il piano di sostegno agli investimenti produttivi nel settore turistico tratteranno principalmente il problema della diversificazione della domanda, quale la destagionalizzzazione, e una potenziata sinergia fra fruizione dei beni culturali e turismo”.
“La diffusione della ricerca, dell’innovazione società e dell’informazione – prosegue Cimino - è la quarta priorità. Si punterà sul trasferimento dei risultati della ricerca di centri pubblici e di università alle imprese provate e sulla promozione e l’avvio di imprese in nuovi settori. L’innovazione sarà promossa attraverso piani specifici di sostegno con particolare attenzione ai raggruppamenti di imprese. E per aumentare la competitività delle Pmi locali e per ridurre la lacuna digitale, localizzata per lo più nelle zone rurali interne della Sicilia, sarà promossa la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
“La quinta priorità del nostro programma – continua l’assessore – riguarda lo sviluppo imprenditoriale e l’aumento della competitività dei sistemi di produzione locali grazie alla promozione di raggruppamenti di imprese di ampie dimensioni e di piccole e medie imprese, all’aumento dell’ampiezza media delle Pmi locali, all’accesso delle Pmi a servizi avanzati, al miglioramento delle condizioni economico-finanziaria utilizzando il credito d’imposta e Confidi”.
Per Cimino, la sesta priorità è lo sviluppo urbano sostenibile “che mira a promuovere le zone urbane con finanziamenti destinati alle imprese, alle infrastrutture sociali, al rafforzamento dei poli sanitari regionali. All’interno di questo asse verranno adottate misure anche per alleviare gli effetti negativi delle congestioni di traffico stradale e per ridurre inquinamento atmosferico e acustico, riqualificare i siti industriali inquinati e le aree contaminate, ma anche prevenire i rischi”.
“Ma perché tutto ciò si realizzi - insiste l’assessore al Bilancio e Finanze – occorre una governance della capacità istituzionale e una assistenza tecnica: questa è la settima priorità del programma, che prevede uno stretto coordinamento fra i vari Dipartimenti che partecipano alla gestione delle politiche di intervento finanziati dal Fesr, il rafforzamento della gestione temporale e spaziale attraverso organismo intermedi, il controllo di merito e finanziario degli interventi scelti, la valutazione dell’impatto della politica di intervento per massimizzare la mobilitazione di investimenti privati e la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche fornire al pubblico il massimo delle informazioni sugli interventi tramite un adeguato sito web e di comunicazione diretta con le categorie e gli enti locali e, infine - conclude l’assessore Michele Cimino – mi auguro per il 2009, uno stretto rapporto di concertazione con le categorie ed associazioni che rappresentano la società civile in Sicilia”.
Share:

AGRICOLTURA: NUOVO BANDO PER RESTYLING VIGNETI, IN ARRIVO 17,7 MLN

Palermo, 30 dicembre 2008 - Sarà pubblicato nei prossimi giorni, sulla Gazzetta ufficiale della Regione, il nuovo bando, predisposto dall’assessorato all’Agricoltura, per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti nell’Isola. Per quest’anno, a disposizione della Sicilia ci sono 17,752 milioni di euro di fondi comunitari. Il cosiddetto restyling dei vigneti è stato introdotto da un regolamento comunitario del 1999, per adeguare la qualità della produzione di vino alla domanda del mercato. Gli obiettivi principali del bando sono la diversificazione varietale con l’introduzione di vitigni miglioratori e la valorizzazione degli autoctoni di pregio; la ristrutturazione dei vigneti per renderli meccanizzabili; la sostituzione della forma di allevamento a tendone con quella a spalliera.
“Si tratta - spiega l’assessore Giovanni La Via - di una grande opportunità per rendere più competitive sui mercati internazionali le aziende di un comparto, quello vitivinicolo, che contribuisce alla formazione della produzione lorda vendibile regionale in misura pari al 17 per cento, corrispondente ad un valore medio di circa 400 milioni di euro. Sono certo che, come in passato, saranno molti i viticoltori che parteciperanno al bando. Anche questa volta, come negli ultimi 2 anni, - conclude La Via - la somma destinata al sistema cooperativo è il 60 per cento del budget complessivo. Una scelta per orientare maggiormente lo sviluppo verso le cantine sociali. Un modo per renderle più competitive e quindi poter aggredire meglio i mercati”.
I vigneti oggetto dei progetti di ristrutturazione e riconversione devono essere ubicati nelle aree delimitate dai disciplinari di produzione dei vini Doc (Denominazione di origine controllata) e Igt (Identificazione geografica protetta). Considerata la particolare situazione pedoclimatica e varietale delle zone di produzione, è stata riservata una quota di superficie per la Doc Etna (60 ettari) e la Doc Faro (20 ettari). Stessa cosa, ma per gli svantaggi legati in particolare alle loro condizioni di marginalità e per il peculiare contesto pedoclimatico, per le Isole Eolie (30 ettari) e per quella di Pantelleria (50 ettari). Una quota di 30 ettari, infine, è stata riservata a coloro che utilizzano terreni confiscati alla mafia.
“Il bando - afferma il dirigente generale del Dipartimento interventi strutturali, Giuseppe Morale - prevede un contributo pari al 57 per cento dei costi sostenuti per la ristrutturazione e riconversione, un indennizzo del 100 per cento delle perdite di entrata, conseguenti all’azione del piano, pari a 1.470 euro per ettaro e il riconoscimento del 100 per cento dei costi relativi alla spese di estirpazione del vigneto pari a 530 euro per ettaro”.
La domanda per accedere ai contributi potrà essere presentata esclusivamente per via telematica dai Caa (Centri di assistenza agricola) di riferimento o dai tecnici abilitati sul portale del Sian entro il 15 gennaio. Anche se sembra ormai scontata una proroga da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali.
Dal 2000 ad oggi, la Sicilia è stata la regione che più di ogni altra ha speso i fondi messi a disposizione dall’Unione europea e, nella maggior parte dei casi, ha impiegato anche le risorse non utilizzate dagli altri. Il numero complessivo dei beneficiari è di 11.320, con 34.204 ettari riconvertiti o ristrutturati, per un importo totale di contributi pari a 235,176 milioni di euro. Trapani, Palermo e Agrigento sono le 3 province alle quali è andato più del 92% dei contributi a disposizione. Fabio De Pasquale

IL RESTYLING NEGLI ULTIMI 8 ANNI
Share:

Ente Parco dei Nebrodi: insediato il Consorzio della "banca" del Germoplasma

29 ott. 2008 - Si è insediato ieri il Cda della "banca" vivente del Germoplasma Vegetale per tutelare la flora dei Nebrodi. Si tratta di un consorzio istituito il 28 maggio scorso, tra l'Ente Parco dei Nebrodi ed il Dipartimento di Scienze Botaniche dell'ateneo di Palermo. Obiettivi: istituire all'interno delle strutture di Ucria e San Fratello (già ultimate) un sistema di laboratori e apparecchiature tecniche e scientifiche per la conservazione, studio, ricerca e valorizzazione della diversità vegetale di interesse naturalistico. Il lavoro sarà coordinato dal professore Riccardo Schicchi del Dipartimento di Scienze Botaniche di Palermo.
Share:

“LE LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI MARICOLTURA”

A GIORNI LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO NELLA GAZZETTA UFFICIALE
Palermo, 1 gennaio 2009 -Gli impianti di maricoltura dovranno avere determinate caratteristiche per uno sviluppo sostenibile di questa attività. E’ stato, infatti, firmato il decreto che contiene le “Linee guida per la realizzazione di impianti di maricoltura in Sicilia” che forniscono gli indirizzi generali per il contenimento dell’impatto ambientale riguardanti i nuovi impianti, le modifiche e gli ammodernamenti.
“Le linee guida –afferma l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello- sono state elaborate per l'esigenza di individuare i criteri relativi al contenimento dell'impatto ambientale, derivante dalle attività di acquacoltura e dalla necessità di individuare aree idonee da destinare a tali attività. Il documento tratta differenti aspetti tra di loro strettamente correlati, quale lo stato dell'arte dell'acquacoltura, i principali riferimenti normativi, i criteri adottati per l'identificazione delle aree idonee a tale attività, la procedura autorizzativa che ne regola la concessione, le indicazioni per le indagini sito-specifiche per la realizzazione di tali impianti e i protocolli per il monitoraggio ex-ante ed in-itinere di tali attività”.
Il documento è stato messo a punto dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, con il supporto tecnico-scientifico della Task Force del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Dipartimento di Ecologia dell'Università degli Studi di Palermo, l'ISPRA, l'ARPA Sicilia e il Dipartimento Pesca.
Queste linee guida sono state realizzate in riferimento a quanto richiesto dal Programma Operativo Pesca 2007/2013, il nuovo strumento finanziario concepito dalla Commissione Europea relativo al Fondo Europeo per la Pesca (FEP), in sostituzione dello SFOP. Nel Programma Operativo Pesca 2007/2013, l'asse Prioritario 2 è dedicato all'acquacoltura: "Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell' acquacoltura", in relazione al quale i bandi saranno di imminente pubblicazione. Il documento è corredato da elaborati cartografici; infatti, le diverse informazioni e dati raccolti, sono stati elaborati opportunamente mediante un Sistema Informativo Geografico (GIS) che ha permesso di realizzare una cartografia relativa alle aree non idonee e potenzialmente idonee alla realizzazione degli impianti.
Enzo Fricano
Share:

“LE LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI MARICOLTURA”

A GIORNI LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO NELLA GAZZETTA UFFICIALE

Palermo, 1 gennaio 2009 -Gli impianti di maricoltura dovranno avere determinate caratteristiche per uno sviluppo sostenibile di questa attività. E’ stato, infatti, firmato il decreto che contiene le “Linee guida per la realizzazione di impianti di maricoltura in Sicilia” che forniscono gli indirizzi generali per il contenimento dell’impatto ambientale riguardanti i nuovi impianti, le modifiche e gli ammodernamenti.
“Le linee guida –afferma l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello- sono state elaborate per l'esigenza di individuare i criteri relativi al contenimento dell'impatto ambientale, derivante dalle attività di acquacoltura e dalla necessità di individuare aree idonee da destinare a tali attività. Il documento tratta differenti aspetti tra di loro strettamente correlati, quale lo stato dell'arte dell'acquacoltura, i principali riferimenti normativi, i criteri adottati per l'identificazione delle aree idonee a tale attività, la procedura autorizzativa che ne regola la concessione, le indicazioni per le indagini sito-specifiche per la realizzazione di tali impianti e i protocolli per il monitoraggio ex-ante ed in-itinere di tali attività”.
Il documento è stato messo a punto dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, con il supporto tecnico-scientifico della Task Force del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Dipartimento di Ecologia dell'Università degli Studi di Palermo, l'ISPRA, l'ARPA Sicilia e il Dipartimento Pesca.
Queste linee guida sono state realizzate in riferimento a quanto richiesto dal Programma Operativo Pesca 2007/2013, il nuovo strumento finanziario concepito dalla Commissione Europea relativo al Fondo Europeo per la Pesca (FEP), in sostituzione dello SFOP. Nel Programma Operativo Pesca 2007/2013, l'asse Prioritario 2 è dedicato all'acquacoltura: "Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell' acquacoltura", in relazione al quale i bandi saranno di imminente pubblicazione. Il documento è corredato da elaborati cartografici; infatti, le diverse informazioni e dati raccolti, sono stati elaborati opportunamente mediante un Sistema Informativo Geografico (GIS) che ha permesso di realizzare una cartografia relativa alle aree non idonee e potenzialmente idonee alla realizzazione degli impianti.
Enzo Fricano
Share:

Follow Us

Popular Posts

Recent Posts

Unordered List

  • Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit.
  • Aliquam tincidunt mauris eu risus.
  • Vestibulum auctor dapibus neque.

Sample Text

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.

Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation test link ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.

Pages

Theme Support

Need our help to upload or customize this blogger template? Contact me with details about the theme customization you need.