-
This is default featured slide 1 title
Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.
-
This is default featured slide 2 title
Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.
-
This is default featured slide 3 title
Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.
-
This is default featured slide 4 title
Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.
-
This is default featured slide 5 title
Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by NewBloggerThemes.com.
COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE DELLA SALSICCIA PASQUALORA DI CACCAMO
RIAPERTO IL PALAZZO REALE DI FICUZZA
Alla cerimonia di apertura, avvenuta stamattina, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Giovanni La Via, e quello ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro, il presidente della Provincia Giovanni Avanti e il dirigente generale del Dipartimento regionale Azienda foreste Demaniali, Fulvio Bellomo.
“La Sicilia - spiega l’assessore La Via - parla offrendosi al mondo attraverso i propri luoghi straordinari, la propria cultura e folklore e il proprio patrimonio enogastronomico. E in un luogo dove gli spazi rurali e le aree forestali rappresentano la realtà di vasti territori, conferire all’agricoltura anche una funzione turistica è certamente indispensabile”.
Nel corso della manifestazione, sono state presentate le attività realizzate, negli ultimi anni, dall’ente gestore che fanno della Riserva di Ficuzza un polo di eccellenza per la conservazione della biodiversità vegetale e animale dell’Isola. Tra queste la Banca regionale del germoplasma vegetale, a Valle Maria, la nuova aula didattica intitolata alla memoria del perito agrario forestale, Antonino Saccaro, presso il Centro regionale di recupero della fauna selvatica e l’innovativo Piano di gestione selvicolturale dell’area naturalistica, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo.
“Un altro prezioso scrigno - dichiara l’assessore al Territorio e Ambiente Sorbello - si somma all’inestimabile patrimonio ambientale e culturale della Sicilia. Un patrimonio composto da quasi 600 mila ettari di territorio tutelato, circa il 20% della superficie dell’isola, diviso in quattro parchi e 79 riserve naturali, che sono una risorsa preziosissima della nostra isola”.
All’interno del Palazzo verrà realizzato il nuovo museo della Riserva naturale orientata. Il Centro visitatori della Riserva si articolerà in due sezioni, una architettonica in cui sarà ospitato il museo storico del Palazzo reale tra cui anche, a disposizione del pubblico più curioso, la riproduzione di pubblicazioni, custodite nell’archivio storico di Stato, che testimoniano le diverse fasi costruttive della Reale Casina e l’altra ambientale dove sarà presentato il ricco patrimonio di biodiversità faunistico - vegetale della Riserva con l’utilizzo di strutture tecnologiche hardware e software per un’informazione interattiva con il visitatore.
Il primo piano sarà destinato a sede degli uffici della Riserva naturale orientata, mentre sarà di pura rappresentanza e di pubblica fruizione l’ala dell’appartamento e della stanza reale. Per i locali del sottotetto l’intervento è finalizzato esclusivamente al recupero di tutti gli ambienti.
La Reale Casina riapre dopo un accurato lavoro di restauro realizzato dal Dipartimento regionale Azienda foreste demaniali, nel solco della sua mission che coniuga progetti di tutela degli ecosistemi presenti sul territorio con attività di valorizzazione della memoria storica.
“Aver restituito al suo antico splendore, il Palazzo Reale dei Borboni - afferma il dirigente generale Fulvio Bellomo - significa dare alle popolazioni dei diversi comuni che ricadono nell’area della Riserva, un’opportunità di crescita che sappia trovare nelle radici profonde del proprio vissuto, la volontà di costruire nuove prospettive di sviluppo compatibile e duraturo”.
La complessa attività di restauro, nell’ambito di Agenda 2000 (misura 1.11 del Pit 19 - Alto Belice Corleonese) ha visto il coinvolgimento di un gruppo di studio interdipartimentale, che ha utilizzato tecniche di restauro in conformità alla “carta del restauro”.
“Il Real casino di caccia - afferma l’assessore Antinoro - rappresenta una testimonianza del lavoro sinergico compiuto fra vari rami dell’amministrazione regionale e ha le carte in regola per divenire un punto di riferimento, in Sicilia, sia per le peculiarità storico-artistiche che per quelle naturalistiche”.
In particolare, sono stati oggetto di restauro: i sotterranei, che sono stati riportati all’assetto originario, rimuovendo alcuni lievi interventi che negli anni erano stati eseguiti sulla struttura; il piano terra, dove è stata ripristinata l’originaria distribuzione planimetrica degli ambienti e l’antica pavimentazione; il primo piano, il sottotetto, i prospetti, la copertura e le scale di servizio.
G8 AMBIENTE: BUFARDECI, “OCCASIONE UNICA PER LA SICILIA”
Per Bufardeci, “ da Siracusa, città del mondo tra le città del mondo, forte di una storia e di un respiro lungo tremila anni, partono nuove sfide e si affrontano le nuove responsabilità che sono patrimonio reale dell'umanità di oggi e delle generazioni di domani. Con il G8 di Siracusa, dedicato ai temi della tutela ambientale, si vuole lanciare un importante messaggio politico sulle biodiversità, sul rapporto tra salute e ambiente, sul tema dei cambiamenti climatici. E' un punto di svolta per coinvolgere nella lotta ai cambiamenti climatici i key players mondiali, coloro che incidono sul sistema della produzione e del consumo di energia”.
“Dal vertice di Siracusa - continua - dovranno discendere comportamenti virtuosi, utili a limitare l’impatto del clima e indicare la strada che porti la “macchina mondiale” a inquinare meno e consumare meglio l’energia necessaria per lo sviluppo. Siracusa diverrà il paradigma di come ciascuna comunità sia chiamata a mettere in evidenza le proprie aree di forza, gli specifici patrimoni da valorizzare. Siracusa ha già individuato una principale area di policy: la sua storia, il suo ambiente, la sua cultura, patrimonio mondiale Unesco, in antitesi a chi concepisce lo sviluppo come numero puramente quantitativo dell’economia, basato solo su indicatori di crescita. Accettiamo come possibile anche una strategia di "decrescita", e l'adozione di una politica di consumo consapevole, disponibile a forme alternative di distribuzione e soprattutto capace di progettare un' attività nel tempo, ossia una capacità di manutenere le prestazioni sul lungo periodo bilanciando ogni volta interessi ed esigenze. Per difendere il nostro ambiente, abbiamo bisogno di tutti. Per realizzare tutti insieme dialogo e solidarietà, essenza civile per uno sviluppo di tutti e di ciascuno, sviluppo che sia il segno d’identità e di visibilità dell’agire siciliano in Italia e in ogni luogo del mondo”.
Piero Messina
IL G8 AMBIENTE A SIRACUSA OCCASIONE PER LA CITTA' E PER LA SICILIA
21/04/2009 - Dal 2006 Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica sono iscritte nella World Heritage List. Un traguardo ambito, un onore che catapulta la patria di Archimede nell’Olimpo delle città simbolo che rappresentano nell’intero pianeta la cultura, la storia, la magnificenza architettonica e ambientale. La cultura è l’anima di un popolo. L’anima di questo popolo, a Siracusa, è patrimonio dell’umanità. E da Siracusa, città del mondo tra le città del mondo, forte di una storia e di un respiro lungo tremila anni, partono nuove sfide e si affrontano le nuove responsabilità che sono patrimonio reale dell'umanità di oggi e delle generazioni di domani.
Il G8 di Siracusa, dedicato ai temi della tutela ambientale, vuole lanciare un importante messaggio politico sulle biodiversità, sul rapporto tra salute e ambiente, sul tema dei cambiamenti climatici. E' un punto di svolta per coinvolgere nella lotta ai cambiamenti climatici i key players mondiali, coloro che incidono sul sistema della produzione e del consumo di energia. Da Siracusa dovrà partire il confronto tra i grandi interlocutori in materia di emissioni e si porranno le basi per una riflessione comune con la nuova amministrazione statunitense, attiva come non mai nella promozione delle green strategy, che ha annunciato un atteggiamento più attivo sul tema dell’ambiente. All'Italia tocca il compito di presiedere e indirizzare la discussione, ricercare unità d'intenti e coordinamento degli interventi per la condivisione di obiettivi concreti.
Dal vertice di Siracusa dovranno discendere comportamenti virtuosi, utili a limitare l’impatto del clima e indicare la strada che porti la “macchina mondiale” a inquinare meno e consumare meglio l’energia necessaria per lo sviluppo e il benessere di popoli e Nazioni. Siracusa viene considerata città della cultura e del turismo all’interno di un contesto naturale e territoriale di straordinario valore, ha costruito una relazione inedita fra dimensione locale e globale.
Siracusa, in nuce, è il paradigma di come ciascuna comunità sia chiamata a mettere in evidenza le proprie aree di forza, gli specifici patrimoni da valorizzare. Siracusa ha già individuato una principale area di policy: la sua storia, il suo ambiente, la sua cultura, patrimonio mondiale Unesco.
Per questo, la consacrazione di Siracusa, quale luogo ideale per celebrare il vertice mondiale sull'Ambiente, coincide con l’obiettivo finale: fare di questa città una città dei saperi, della produzione di cultura e della sua fruizione, dotata di centri di eccellenza artistica e ambientale e di beni culturali in rete.
Non una città astratta, ma la concreta società locale di Siracusa che si prospetta e si proietta in un futuro possibile e sostenibile. Sostenibile come devono essere le proposte politiche sull'ambiente affrontate in questi giorni del G8.
Siracusa si presenta come luogo di cultura, in antitesi a chi concepisce lo sviluppo come numero puramente quantitativo dell’economia, basato solo su indicatori di crescita.
La nostra esperienza vuole testimoniare gli aspetti di sostenibilità, di uso equilibrato delle risorse e di convivenza sociale. Città della cultura, a sua volta, implica obiettivi di qualità del lavoro, qualità della vita e dell’ambiente fisico in cui la cultura e la tutela dell'ambiente siano il vero volano economico.
Siracusa ribadisce il suo essere cerniera geografica e politica tra passate e future generazioni, ponte virtuale che collega le culture d’Europa e del Mondo. Con l’avvio della riqualificazione Siracusa, ha recuperato quell’antica vocazione e segnato un punto di svolta per lo sviluppo strategico e integrato dell’intero territorio che sempre più colloca la città nel contesto italiano ed europeo alla pari delle grandi città d’Europa. È il tempo dello spazio come espressione di una vitalità sociale, a una visione del Mediterraneo che rimanda al 2010 quando le sponde del mare nostrum torneranno a toccarsi di nuovo con la zona di libero scambio. Ricordando a tutti noi che qui è stata concepita l’Europa.
Oggi è necessario attrezzarsi con strumenti all’altezza di una sfida così impegnativa. Quella che segna il passaggio dalla società dei luoghi alla società dei flussi, e ne fa il criterio generale e condiviso per la progettazione, la scelta e la valutazione degli interventi tanto più in materia ambientale che diventa il segno della qualità della vita di tutti e di ciascuno.
In gioco c’è la posizione che l’Italia e la Sicilia potranno mantenere in Europa e nel Mediterraneo, nell’ambito di una competizione sempre più serrata tra regioni, stati e aree continentali. I fattori della competizione globale, la ricerca, l’innovazione, le infrastrutture fisiche e immateriali, il capitale umano, a Siracusa e in genere nel Mezzogiorno d’Italia rendono difficile l’offerta di servizi avanzati nel settore ambientale e turistico.
Qui sta la nostra capacità di immaginare un futuro per noi e per le generazioni di domani indirizzando risorse economiche e umane alla valorizzazione di questa eccezionale ricchezza e bellezza. Assume sempre più importanza la identificazione chiara di ciò che è "risorsa culturale " e dell'implementazione di una politica di "condivisione " delle risorse che si basi sulla circolazione, sul recupero, sulla distribuzione equa (cioè adeguata alle esigenze in un regime di equilibrio con il territorio) e non su logiche di accumulo quantitativo e di mercificazione. Non un'idea di sviluppo basato sull'incremento continuo, perché accettiamo come possibile anche una strategia di "decrescita", piuttosto l'adozione di una politica di consumo consapevole, disponibile a forme alternative di distribuzione e soprattutto capace di progettare un' attività nel tempo ossia una capacità di manutenere le prestazioni sul lungo periodo bilanciando ogni volta interessi ed esigenze. Tutti gli attori della filiera culturale, turistica,agricola,energetica per far parte di uno scenario economico eco-sostenibile, devono costruire una rete di solidarietà:scambio di energie, circolarità dei prodotti, sostegno reciproco, apertura.
La nostra diversità, e paradossalmente il nostro mancato sviluppo, deve diventare la nostra forza specifica . Per diverse ragioni socio-economiche, oltre che per fattori di contingenza storica, dobbiamo imparare a fare rete, costruire, gestire, conservare catene "alimentari". Un modello di sviluppo eco-sostenibile composto intanto dalla competenza e dall'esperienza (utilizzata come risorsa da condividere) delle diverse professionalità . La nostra diversità può e deve essere per tutti noi una risorsa. Per fare tutto questo, per difendere il nostro ambiente, abbiamo bisogno di tutti. Per realizzare tutti insieme dialogo e solidarietà, essenza civile per uno sviluppo di tutti e di ciascuno, sviluppo che sia il segno d’identità e di visibilità dell’agire siciliano in Italia e in ogni luogo del mondo”.
Giambattista Bufardeci
Vice Presidente Regione Siciliana
MERCOLEDÌ LUIGI DE MAGISTRIS E CARLO VULPIO A LECCE
In occasione della venuta a Lecce i due candidati alle elezioni europee 2009, incontreranno gli addetti della stampa presso la sede del coordinamento provinciale dell’Italia dei Valori, presso la quale sarà convocata una
Conferenza Stampa
L’incontro con i giornalisti è previsto mercoledì 22 aprile, alle ore 10.30, presso la Sede Provinciale di Lecce in viale Lo Rè n. 22, con la presenza del coordinatore regionale on. Pierfelice ZAZZERA, del sottoscritto responsabile provinciale, dell’assessore provinciale Carlo Madaro e del Componente Nazionale del Dipartimento Tematico “ Tutela Del Consumatore “ Giovanni D’AGATA.
Seguirà alle ore 11.00 il Seminario “Società, Istituzioni e Giustizia” presso la “Sala dei Seminari” del Dipartimento di Scienze Sociali e della Comunicazione dell’Università del Salento, Palazzo Guagnano, via dei Salesiani n. 25. Introdurrà i lavori il prof. Giuseppe SCHIAVONE, ordinario di “Storia delle Dottrine Politiche”.
Distinti saluti.
Lecce, 20 aprile 2009
Il responsabile provinciale
Avv. Francesco D’AGATA
93A TARGA FLORIO: VIA ALLE ISCRIZIONI
La 93a Targa Florio, organizzata dall’Automobile Club Palermo con il supporto operativo di A.C.S. e con il patrocinio della Regione Sicilia (Assessorati ai Beni Culturali e Turismo), della provincia Regionale di Palermo, dell’Assessorato allo Sport del Comune di Palermo, e dei Comuni di Termini Imerese e Campofelice di Roccella, quest’anno si disputerà sabato 9 maggio su un’unica maxi-tappa con 9 prove speciali, e scatterà con la cerimonia di partenza venerdì 8 maggio alle 21,01 da Piazza Politeama. L’arrivo finale è previsto per le ore 20,00 di sabato al Belvedere di Termini Imerese. Nel corso della gara sono previste 9 Prove Speciali, tre da ripetersi tre volte: “Targa” (17,30 km), “Lascari” (13,09 km) e “Santa Lucia” (18,26 km). In totale i chilometri di Prove Speciali ammontano a 146 su 486 di percorso totale. Le iscrizioni si chiuderanno il 30 aprile, mentre fino a 4 maggio sarà possibile aderire con la maggiorazione del 20% della tassa.In contemporanea alla gara valida per il Campionato Italiano Rally, si correranno la prova dello Challenge ottava zona (stesso percorso del CIR) ed il 2° Rally A.C. Palermo Autostoriche (7 Prove Speciali per 114 km). Tutte e due le manifestazioni partiranno da Palermo e si concluderanno a Termini Imerese. Il Parco Assistenza, vero fulcro di tutta la manifestazione, sarà ospitato presso il porto di Termini Imerese, mentre la sede della Direzione Gara è stata trasferita in un nuovo e confortevole hotel nei pressi di Campofelice di Roccella.
Ufficio Stampa Targa Florio
COMUNICATO DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA SUL TERREMOTO DEL 6 APRILE 2009
La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale.
Sul sito dell'INGV(alla voce Terremoti Recenti) vengono riportate tutte le informazioni sull'evento sismico e sul suo inquadramento nel contesto della sismicità precedente e della classificazione sismica del territorio.
La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso.
Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili.La zona in oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l’attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata “Ovindoli-Piani di Pezza”. Si ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti. Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.
Roma 6 Aprile 2009 ore 6:30
Nota sulla magnitudo: la magnitudo usata di routine per stimare la grandezza di un terremoto è la cosiddetta Magnitudo Richter o Magnitudo Locale (Ml), che viene calcolata sull'ampiezza massima della registrazione sismica di un sismografo standard (a corto periodo). Viceversa la Magnitudo Momento (Mw) viene elaborata attraverso un trattamento numerico dell'intero segnale sismico su tutte le frequenze evidenziate dalla registrazione. Per terremoti forti la Mw viene ritenuta una stima più accurata della severità dell'evento.