Olio: via libera all'etichettatura d'origine obbligatoria

Rosario Franco
21 febbraio alle ore 21.43 - Via libera dal Consiglio dei Ministri all'etichettatura d'origine obbligatoria per l'agroalimentareIl disegno di legge sulla competitività in agricoltura è stato varato. Gli interventi prevedono anche una maggiore attenzione per le denominazioni d'origine e un rafforzamento dell'azione di contrasto alle frodidi C. S. Il Consiglio dei ministri, nella riunione di ieri a palazzo Chigi ha approvato due disegni di legge d’iniziativa del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. Il primo completa il pacchetto delle misure per rafforzare la competitività del settore agroalimentare (in parte anticipate nel dl 171/2008, convertito dalla legge 205/2008), con interventi finalizzati in particolare al contrasto delle frodi nel settore, ad una migliore funzionalità delle società controllate e a un efficace impiego delle risorse destinate al comparto. Tra l’altro il disegno di legge rafforza la tutela della competitività dei prodotti a denominazione protetta, incentiva la produzione di energia da biomasse e stabilisce una nuova disciplina delle etichettature dei prodotti agro-alimentari, introducendo l’obbligo dell’indicazione d’origine. Il Ministro Zaia ha precisato che l'applicazione dell'etichettatura di origine sarà decisa filiera per filiera, definendo una lista di prodotti che saranno soggetti all'obbligo. "non vogliamo danneggiare nessuno", ha detto Zaia, facendo esplicitamente l'esempio della pasta: "fra qualche anno probabilmente saremo autosufficienti nella produzione di grano duro, ma per ora non è cosi'". Il Ministro ha quindi spiegato che per il prodotto "tal quale", cioè per i prodotti non trasformati è prevista l'indicazione del paese di origine ed eventualmente della zona di produzione; per i prodotti trasformati, l’indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di provenienza della materia prima agricola prevalente utilizzata.Il testo, che ora sarà trasmesso al Parlamento, ha ricevuto anche il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni. Il secondo provvedimento, messo a punto da Zaia insieme al ministro degli Esteri Franco Frattini, prevede la ratifica e l’esecuzione dell’accordo internazionale sui legni tropicali, che per il mantenimento dell’equilibrio ecologico e di protezione dell’ambiente da fenomeni di deforestazione, prevede interventi per programmazione, ricerca, sviluppo e commercializzazione del legname proveniente da aree tropicali.
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