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Patti: omaggio a Michele Mancuso e ai ricordi
Patti, 5 gennaio 2009 - Il prof. Michele Angelo Mancuso è morto a Patti, dov’era nato, lo scorso 2 dicembre 2008, dopo avere vissuto a Gioiosa Marea per lunghi anni ed insegnato materie letterarie negli istituti superiori pattesi. Dopo la morte del figlio Michele Mario, avvenuta in seguito ad un incidente di moto lungo la SS 113 che da S. Giorgio porta a Gioiosa Marea, il 23 maggio 1972, il prof. Michele Angelo si era laureato in architettura: aveva fatto ciò che si accingeva a fare in figlio. La morte di Mecheluccio era stata straziante. Un incidente di moto gli aveva fermato il respiro per sempre in ospedale, la mattina del 23 maggio ’72, alle 8,30, nella stanza n. 13 dell’ospedale di Patti. Micheluccio aveva 17 anni, 9 mesi e 7 giorni. Da lì ripartiva la vita, così ammaccata, del prof. Michele Angelo che dopo avere tenuto la presidenza della Pro Loco di Gioiosa Marea ed avviato grandi manifestazioni, quale “L’Estate Mare”, si iscriveva ad architettura e si laureava, svolgendo la libera professione. Michele Angelo Mancuso era stato un giovane ‘prodigio’, versatile e curioso, oltrechè colto. Aveva vinto il concorso a cattedra per merito distinto ed insegnava già da giovanissimo. E poi le collaborazioni giornalistiche, le opere teatrali, la musica e il folklore. Dal saggio ‘Contenuto e forma’ al racconto ‘Sonata per chitarra e lampione’ (1995), Michele Mancuso aveva riempito la sua vita di multiformi interessi ed attività rappresentando per Gioiosa, Patti e Ficarra, dov’era pure presidente del Centro Studi Folk e del gruppo ‘I Nebrodi’, un punto di riferimento culturale e professionale, oltrechè umano. Memoria storica e guida di più generazioni. Domenica 4 gennaio, in occasione della temporanea riapertura del Caffè Galante, "luogo a lui molto caro", sono stati rievocati i ricordi della sua giovinezza e del suo operato", come documenta il video pubblicato da http://www.mogulus.com/infopatti40xpatti.
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