La Regione alla guerra della soap opera

Bloccato il rinnovo della convenzione da 12,4 milioni di euro di Antonio Fraschilla
30 dic 2008 - La Regione stoppa il finanziamento per la fiction Agrodolce e al momento non rinnova la convenzione da 12,7 milioni di euro. «Dobbiamo rivedere alcuni punti del vecchio accordo», dice l´assessore ai Beni culturali Antonello Antinoro, che ha già inviato due note al direttore generale della Rai, Claudio Cappon, nelle quali sottolinea «la volontà di continuare la programmazione della fiction», ma a patto di riscrivere in parte la convenzione. Per l´assessore Antinoro non sono chiari i ritorni d´immagine per la Sicilia che giustificano un intervento da quasi 13 milioni di euro di fondi Europei, per una fiction che costa a puntata 103 mila euro, contro i 60 mila di "Un posto al sole" girata a Napoli («Che però è al tredicesimo anno di vita ed è girata in studi della Rai», dicono da Agrodolce). «Voglio solo chiarire alcune parti dell´accordo, a partire dal rapporto benefici-costi per la Regione - dice Antinoro - Io voglio andare avanti, non penso assolutamente di ritirare il finanziamento, chiedo solo, insieme al governatore Raffaele Lombardo, un incontro con i vertici Rai. Ricordo che appena mi sono insediato ho subito firmato l´atto integrativo della convenzione, che ha sbloccato i finanziamenti per il 2008. Adesso vorrei migliorare quell´accordo». Nei fatti però l´assessore ha bloccato il rinnovo della convenzione che prevede un finanziamento annuo da 12,7 milioni di euro per 230 puntate e che il direttore di RaiEducational, Gianni Minoli, dava ormai per scontato. Nella scuola di Termini Imerese, dove sono stati attrezzati gli studios della fiction, la notizia dello stop di Antinoro è arrivata come un fulmine a ciel sereno. La produzione, affidata alla Einstein di Luca Josi (ex segretario dei giovani socialisti agli inizi degli anni Novanta), ha già completato le prime 230 puntate e per andare avanti ha bisogno di certezze sul finanziamento regionale. Certezze che chiede anche Rai Fiction, che non ha ancora deliberato la spesa prevista nel 2009, e al capitolo Agrodolce ha messo un asterisco: i 13 milioni di euro che mette la Rai sono vincolati al cofinanziamento regionale, se salta questo salta tutto. Minoli è molto preoccupato: «Abbiamo già fatto un miracolo, grazie all´aiuto di molti siciliani che hanno capito l´importanza di questo investimento - dice il principale sponsor della fiction siciliana - Abbiamo creato occupazione e innescato un processo industriale moderno. Se qualcuno pensa che abbiamo sbagliato, non spetta a me decidere di conseguenza».
La partita in realtà è aperta. Antinoro, Udc da 30 mila voti, vuole entrare nella partita Agrodolce, gestita in passato dal forzista Gianfranco Miccichè che nel 2005 aveva presentato in pompa magna il progetto. Antinoro vuole dire la sua soprattutto sulla formazione e il reclutamento del personale, in una fiction che ha già creato centinaia di posti di lavoro: a Termini Imerese oggi lavorano 280 maestranze, 3.800 comparse, 200 attori secondari e 21 attori principali. «In gran parte si tratta di personale siciliano che abbiamo formato sul campo», dice Minoli, che sta cercando di evitare lo stop dell´assessore Udc. Nei giorni scorsi ha ricevuto una nota da Robert Leonardi, direttore della Programmazione regionale voluto da Lombardo, che assicura «il rinnovo della convenzione» così com´è e garantisce la copertura con fondi Europei. Si profila quindi l´ennesimo scontro Udc-Mpa, dietro al finanziamento della fiction. Ma c´è di più: anche Confindustria Sicilia ha inviato una lettera al governatore Lombardo nella qualche chiede «di rinnovare subito la convenzione» di una fiction che ha già creato un indotto fatto da decine d´imprese artigiane e no. Antinoro è comunque intenzionato ad andare avanti per la sua strada ed è pronto a investire anche per la realizzazione del centro di produzione nell´area industriale di Termini Imerese: un progetto che doveva avviare la Einstein, che ha già il terreno da 25 mila metri quadrati ma che ad oggi non ha fatto nulla. «La società controllata dal mio assessorato, la Cine Sicilia, ha deliberato un finanziamento da 6,5 milioni di euro per realizzare con la Einstein il centro di produzione - dice Antinoro - Voglio inoltre chiarire che per quanto riguarda la fiction sono disposto a rinnovare per due anni la convenzione ma, ripeto, a patto di sederci tutti attorno a un tavolo per rivederla insieme». Peccato però che il centro di produzione rischi comunque di andare a monte perché il presidente dell´Asi, Alessandro Albanese, vuole ritirare il terreno affidato alla Einstein: «Già nel 2007 ero pronto a riprendere un´area che serve alle imprese siciliane e che invece dal 2005 è ormai inutilizzata - dice Albanese - Ho dato già 18 mesi di proroga alla concessione per la Einstein, ma adesso il tempo è scaduto e visto che non ho alcuna notizia d´avvio dei lavori del centro di produzione cinematografico, non posso fare altro che riprendere il terreno, ambito da almeno 20 aziende». «Cedere il terreno adesso sarebbe però un errore», conclude Antinoro, che a giorni incontrerà i vertici della Einstein. (Repubbica.Palermo)
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